In qualunque altro paese europeo un gioiello architettonico ed archeologico, quale è l'Acquedotto Felice, sarebbe oggetto di sistemazione adeguata e di offerta turistica. Invece da noi resta abbandonato a se stesso ed i fornici tornano ad essere casa per i diseredati così come fù negli anni del dopoguerra, ma ultimamente a causa dei mancati restauri e dell'eccesso di traffico il rischio è che si sbricioli.
I giornali si gettano sulla notizia di crolli, addebitandoli alla pioggia, e sulle chiusure al traffico ed i transennamenti. Ma ci sono tratti transennati ormai da anni, pezzi di terreno che nessuno ripulisce e sistema definitivamente.
Vecchie... transenne su via Casilina Vecchia |
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