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foto il Messaggero |
Per chi non vive a Roma potrà sembrare incredibile, ma è così non c'è un cartello, un muro, un cassonetto, un portone che non siano stati oggetto di affissione di adesivi, ultimamente quelli di un gruppo politico durante le elezioni. In via Tarquinio Prisco il negoziante si è mosso, ma li accanto tutti i giorni parcheggiano anche sulle strisce pedonali figuriamoci su un carico-scarico merci, il problema non è il cartello, le multe non le fanno lo stesso visto che ci parcheggiano comunque.
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foto il Messaggero |
Segue l'articolo de
il Messaggero:
"Cartello e strisce imbrattate. Municipio: ripulisca lei, noi non abbiamo soldi
In via Tarquinio Prisco armato di spugnetta toglie gli adesivi
“altrimenti non possono multare le auto”. E a piazza Vittorio arrivano i
para-pedonali fai-da-te"
"ROMA - Secchiello con acqua e sapone, scala e spugnetta. Si arrampica in
mezzo alla strada e via a strofinare con forza. Oltre un'ora di lavoro
per togliere adesivi abusivi sul cartello dello scarico merci davanti al suo negozio in via Tarquinio Prisco, quartiere Appio Tuscolano, a Roma.
Una folla di curiosi si avvicina, qualcuno, scambiando il commerciante
per un operatore dell'Ama, chiede: “scusi, può pulire anche il cartello
per la sosta invalidi?”.
Hans Spath non è un operatore dell'Ama, è un semplice cittadino, cosa fa? Sta
seguendo le indicazioni date dall'ufficio tecnico del IX municipio.
“Per far rispettare il cartello che indica lo scarico merci mi hanno
detto che devo “ripristinarlo”, ossia togliere gli adesivi che sono
stati messi illegalmente sul cartello”, i soliti adesivi che
pubblicizzano l'attività di sgombero cantine che imbrattano muri,
cassonetti dell'immondizia e segnali a Roma (LE FOTO).
Lo stallo riservato allo scarico merci dalle 9 alle 11 è occupato da auto in divieto di sosta.
“Succede ogni giorno, noi commercianti della zona siamo in difficoltà
perché i camion delle merci non trovano lo spazio per parcheggiare”.
Hans racconta: “Ho chiamato i vigili, l'ufficio tecnico del municipio:
mi è stato detto avrei dovuto occuparmi io di togliere gli adesivi,
altrimenti chi parcheggia qui potrebbe obiettare che la segnalazione non
è visibile”. Non scatterebbero quindi multe, né avrebbe seguito la
richiesta di far venire un carro attrezzi per portare via le auto che
intralciano il parcheggio riservato allo scarico di merci.
“Le strisce gialle? Le deve ripristinare lei”. Non
resta quindi che armarsi di acqua, sapone e perdere un'ora del proprio
tempo. “Mi hanno detto che non hanno al momento i soldi necessari per
far venire una squadra di operatori addetti alla pulizia del cartello
stradale”. Ma non è tutto. Hans ha dovuto ridipingere anche le strisce
gialle della sosta riservata allo scarico merci. “Ho avvisato l'ufficio
tecnico del municipio un mese fa – dice – dopo circa dieci giorni ho
chiamato e sa cosa mi hanno risposto? La autorizziamo a ripristinare le
strisce gialle, noi non possiamo”. Tradotto: ridipinga lei le strisce.
Hans, quindi, ha comprato la vernice gialla, il pennello, ha preso le
misure e ha ridipinto lo stallo sul quale dovrebbero parcheggiare i
camion che riforniscono i negozi della via. “Le pare normale?” No, non
lo è."
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