La cura delle strade

scavo Italgas in via Lugnano in Teverina
Da settimane l'Italgas stà riqualificando la rete di distribuzione nel quartiere a ridosso di Villa Lais, le strade vengono aperte per far passare le condotte ed in corrispondenza delle utenze viene aperto anche il marciapiedi per modernizzare l'allaccio. Dopo di che chiudono il buco e asfaltano lasciando molto materiale che crea dei dossi, questo perchè probabilmente il fondo tende ad assestarsi sotto il peso delle automobili. Pare che a fine dei lavori, secondo un manifestino affisso in via Suor Maria Mazzarello, sarà effettuata una riasfaltatura completa delle strade interessate dai lavori, speriamo. Ma...

... nel frattempo osservando gli scavi non si può fare a meno di notare che la "struttura" della strada non è solo terreno ricoperto di asfalto, ma è composta di diversi strati che servono sia ad evitare lo sprofondamento sia ad ammortizzare il passaggio di mezzi più o meno pesanti. Mentre invece le ditte si limitano a versare negli scavi del materiale fino che dovrebbe adattarsi alla conformazione della conduttura (ma non è detto) ma forse non ha le proprietà della struttura originaria. L'impressione, come nel caso della segnaletica orizzontale che sparisce rapidamente poche settimane dopo la tracciatura, è che i lavori siano fatti al risparmio e non a regola d'arte come prudenza, se non regolamenti, dovrebbero imporre.
Una volta c'era la figura dell'anziano che ormai pensionato, ma competente in materia, si piazzava a fianco del cantiere ed obbligava moralmente gli operai a lavorare bene.
Dove sono gli ex-muratori, ex-geometri, ex-ingegneri e perchè no ex-carabinieri in pensione ?

analisi della stratificazione

Nessun commento:

Posta un commento

Non sono ammessi commenti che contengano insulti o volgarità, i commenti che non rispettano queste regole saranno cancellati ad insindacabile giudizio di chi gestisce il sito, che non è comunque responsabile dei commenti immessi.
Se avete difficoltà ad inserire un commento segnalatelo per e-mail a roma.nove(at)libero.it